mercoledì 25 maggio 2011

Mazara. Intervista a Lia Iacoponelli, innamorata della pace

di Maria Antonietta Germano

Mercoledì 25 maggio. La mattinata è tutta impegnata con le Tessere della Pace ormai in dirittura d’arrivo. Nel pomeriggio si scatena un temporale che fa preoccupare tutti gli organizzatori della Settimana della Pace. Ecco però che il sole emerge tra le nuvole e aiutato da un buon vento, porta la pioggia altrove.
Usciamo dall’albergo e raggiungiamo la Sala del Consiglio Comunale per partecipare all’incontro in programma: “Quali nuovi strumenti per la pace oggi”. Nel Chiostro troviamo Giustino Caposciutti alle prese con cappellini colorati e Tessere già dipinte, mentre dà le ultime direttive alle ragazze per la prova della sfilata in costume. Giovedì 26 i vicoli del centro storico saranno percorsi da musica e costumi, originali e colorati, indossati dal Telaio Vivente, composto di circa quindici persone che, con movimenti sincronizzati, tesseranno l’opera-mosaico mentre interpreteranno gli elementi di un vero telaio (formato da: licci, pettini, spolette).


Guardiamo divertiti l’insolita scena e con Marisa Jovane decidiamo di intervistare Lia Iacoponelli, una bella signora siciliana arrivata sin qui per ascoltare Prem Rawat e il suo messaggio di pace.
D. Da quanto tempo segue le conferenze di Prem Rawat?
R. Ho avuto modo di ascoltarlo tempo fa a Roma e questo incontro mi ha cambiato la vita.
D. E’ come un innamoramento?
R. Sì, mi ha dato la possibilità di ascoltare il mio cuore e la parte nascosta di me. Prem Rawat ci ricorda la semplicità della vita che solo i bambini sanno ancora avere. E loro mi hanno dato una bella lezione.
D. I bambini?
R. Sì, proprio loro. Casualmente mi sono trovata qui nel Chiostro con una classe della seconda elementare e la loro maestra. I bambini hanno guardato con interesse la mostra sulle iniziative umanitarie della The Prem Rawat Foundation e hanno fatto tante domande. Erano così carini e educati che mi sono avvicinata, con il permesso della maestra, e ho chiesto loro: cosa è per voi la pace?  Tutti mi hanno risposto senza esitazione: la pace è la gioia, è volersi bene, è abbracciarsi, è ridere. Un coro di voci gioioso che aveva chiaro che cosa significa la parola "pace". I bambini sono semplici, spontanei e naturalmente innamorati della vita. Allora ho capito, quando si ha un dubbio sulla vita o sulla pace, bisogna chiederlo a un bambino: lui lo sa.

E’ vero. Ringraziamo Lia delle belle parole e insieme ci avviamo al Convegno di cui parleremo più tardi.














2 commenti:

  1. Grazie grazie per tutti i vostri commenti e bellissime foto!!..che bello poter seguirvi "quasi in diretta" grazie a questo meraviglioso blog!! Per chi non può andare è un "must". La vostra gioia è contagiosa!!

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  2. grazie per farmi sentire vicino in questi giorni meravigliosi di mazara
    paolo brasolin

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