mercoledì 25 maggio 2011

Tavola Rotonda. Per la pace di oggi: giustizia, mitezza, educazione

di Maria Antonietta Germano

Nell’ambito della Settimana della Pace, nella Sala Consiglio Comunale di Mazara del Vallo si è tenuto un incontro-dibattito sul tema “Quali nuovi strumenti per la pace di oggi”.
Sono intervenuti in veste di relatori: Fouad Allam Khaled, sociologo algerino, professore universitario, islamista in varie università e editorialista del quotidiano la Repubblica; Marco della Pina, direttore Centro Interdipartimentale Scienze per la Pace presso l’Università di Pisa; Matteo Rebesani dell’Ufficio Summit Mondiale Nobel per la Pace e il Presidente della The Prem Rawat Foundation, Linda Pascotto.

Il vicesindaco Giovan Battista Quinci ha salutato i relatori e gli ospiti presenti e in nome dell’Amministrazione comunale ha espresso pensieri di partecipazione per il tema del convegno, di alto valore scientifico e culturale.

Abbiamo ascoltato con molto interesse gli interventi dei relatori che hanno proposto gli strumenti necessari per un percorso di pace duraturo. Hanno anche esaminato la realtà geopolitica dei Paesi del Mediterraneo, sconvolti da ribellioni e da guerre.

Dai loro discorsi emergono chiare tre indicazioni basilari per il futuro dell’umanità: giustizia, mitezza, educazione. La giustizia per combattere l’ingiustizia sociale: tutti hanno diritto ad avere l’acqua e il cibo, e quando questo non accade, scoppiano le rivolte di piazza. La mitezza crea, con la tolleranza e l’ascolto, un’empatia verso i nostri simili e annulla le distanze con l’altro. L’educazione è indispensabile per imparare ad accettare l’altro, per stimolare il dialogo, annullare i conflitti, le differenze culturali, religiose e fisiche. Le tre semplici parole decise e inderogabili, emerse dal vivace dibattito, sono gli strumenti utili alla realizzazione della Pace. Siamo soliti invocare la pace (pietas) dopo aver visto la morte, come in un periodo di guerra. E' fondamentale, concludono concordi, educare i giovani alla crescita del sé, alla responsabilità etica, al mantenimento del servizio civile.

L’incontro termina, tra gli applausi, con un versetto del Corano citato da Fouad Allam Khaled : “Dio non cambia il vissuto degli uomini finchè essi non cambino per il proprio”.




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